A seguito dell’unificazione della Germania nel 1990 e a partire dalla decisione del Consiglio Europeo del 1998 sull’entrata in vigore della moneta unica, la Germania ha costantemente frenato ogni iniziativa volta a far avanzare il processo di integrazione europea. Il libro di Antonio López Pina ricerca le ragioni e le giustificazioni di questo “cambio di pelle” della Germania. Trova le ragioni nel senso di superiorità rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea acquisito dalla Germania dopo la riunificazione; e le giustificazioni nella giurisprudenza del Tribunale Costituzionale Tedesco che si è affermata, a partire dalla sentenza sul Trattato di Maastricht del 1993, nelle successive sentenze sul Trattato di Lisbona del 2009 e in quella del 2020 sugli acquisti da parte della Banca Centrale Europea sul mercato secondario di titoli del debito degli Stati Membri. Queste sentenze negano la primazia dei trattati europei sul diritto costituzionale tedesco e affermano che le sentenze della Corte di Giustizia Europea sono soggette al vaglio del Tribunale Costituzionale Tedesco, per essere applicabili in Germania. L’autore del libro confuta sul piano giuridico questa posizione e pone in evidenza come su quello politico la Questione Tedesca costituisca ormai l’ostacolo maggiore per un’Unione politica europea.